Tra tutte le possibilità di imprenditoria, sicuramente aprire una tabaccheria porterà incassi più costanti di altre attività grazie ai suoi prodotti e servizi che attirano sia coloro che vogliono acquistare sigarette o prodotti inerenti ai tabacchi, sia chi vuole acquistare gratta e vinci o giocare al lotto.
In aggiunta a questi, il tabaccaio incassa per conto della pubblica amministrazione diverse imposte, come ad esempio tasse, multe e tributi, che portano molte persone in più ad entrare all’interno del negozio.
Data la licenza e i prodotti sotto al monopolio di stato, però, per aprire una tabaccheria sono necessari diversi passaggi: andiamo a vedere quali sono.
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Aprire un tabacchino: i passi da compiere
Per aprire un tabacchino si può procedere in due modi diversi cioè acquistare un’attività già avviata oppure acquisire una licenza e far partire l’attività da zero.
In entrambi i casi, però, bisogna seguire precedentemente queste indicazioni:
- aprire la propria partita IVA;
- iscriversi al Registro delle Imprese;
- comunicare al comune in cui si apre l’attività dell’imminente avviamento;
- ottenere la licenza;
- frequentare il corso di formazione per tabaccai.
Dopo aver proceduto a questi passaggi, possiamo andare ad analizzare le due possibilità già citate precedentemente. Acquistare una tabaccheria già avviata, significa sia evitare problemi con la scelta del locale e della sua posizione, ma anche poter contare su una clientela già consolidata.
In caso, invece, di un’attività che parte completamente da zero, si dovrà trovare un locale commerciale che sia innanzitutto regolamentato secondo le regole previste per le tabaccherie e che sia situato in luogo con un buon passaggio di persone. Questa è, inoltre, la scelta meno costosa, in quanto la spesa più grande andrà nell’acquisizione della licenza.
Entrambe le possibilità hanno ovviamente anche i loro contro: nel primo caso, la cifra da spendere sarà molto più alta e non si avrà la possibilità di scelta della posizione del negozio. Nel secondo caso, invece, si dovranno seguire tutti i passaggi per avviare l’attività e si dovrà costruire una clientela da zero.
Le tipologie di tabaccherie
Prima di aprire una tabaccheria, bisogna conoscere bene come sono classificate le diverse tipologie di questa attività dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:
- Rivendite ordinarie: normali tabaccherie che sono situate in ogni paese o città.
- Rivendite speciali: rientrano in questa categoria le tabaccherie situate in luoghi particolari come porti, aeroporti, stazioni, aree di servizio etc.
- Patentini: autorizzazioni speciali concesse a bar o altre attività che si riforniscono dalla rivendita più vicina, in caso manchi una tabaccheria nelle vicinanze.
- Distributori automatici: distributori installati dal rivenditore nelle vicinanze dell’attività.
Cosa serve per aprire un tabacchino
Bisogna rispettare alcuni requisiti per aprire un tabacchino da zero e questi riguardano sia il locale che l’attività.
Innanzitutto, una tabaccheria deve essere condotta unicamente sotto forma di ditta individuale. Non è consentita la gestione in forma societaria (eccetto alcuni casi particolari). Pertanto, all’interno di una tabaccheria, oltre al titolare, possono esserci 3 forme giuridiche di lavoro:
- Coadiutore familiare: fino ad un massimo di 2 coadiutori che devono possedere un grado di parentela entro il quarto oppure essere affini entro il terzo grado; per lavorare devono rispettare i requisiti richiesti al titolare e devono aver frequentato il corso di abilitazione professionale. Possono restare nella tabaccheria solo in tempi limitati a sostituzione del titolare;
- Assistente: un vero e proprio dipendente che può svolgere la sua attività solo in presenza del titolare o del coadiutore; anche lui deve possedere la cittadinanza italiana (l’assistente può essere assunto con qualsiasi contratto di lavoro);
- Rappresentante: in caso il titolare si assenti per periodi prolungati, deve nominare un rappresentante che agisca in nome e per conto del titolare. In questo caso può essere nominato chiunque, sia Coadiutore che Assistente che anche un estraneo. Sarà necessario, come negli altri, che questa persona riceva l’autorizzazione del Monopolio.
Le tabaccherie devono, inoltre, rispettare determinate distanze e non possono essercene più di una certa quantità in base al numero di abitanti. Nei comuni fino ai 10.000 abitanti è consentita l’istituzione di una rivendita ogni 1.500 e la rivendita ordinaria più vicina in esercizio dovrà essere ad almeno 600 metri.
Per quanto riguarda la distanza, le tabaccherie dovranno essere:
- Nei comuni fino a 30.000 abitanti la rivendita più vicina deve essere almeno a 300 metri;
- nei comuni tra 30.000 e 100.000 abitanti le rivendite devono essere a 250 metri;
- nei comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti la distanza deve essere di 200 metri.
Gli altri requisiti necessari sono la licenza, che ogni rivendita deve possedere, e la produttività.
Per quanto riguarda quest’ultimo requisito, non è consentita l’istituzione di una nuova rivendita quando la quarta parte della somma degli aggi tabacchi realizzati dalle tre rivendite più vicine, poste a una distanza inferiore a mt. 600 rispetto alla sede proposta per l’istituzione della nuova rivendita, non sia pari o superiore a:
- Nei comuni fino a 30.000 abitanti: 19.965 €;
- nei comuni tra 30.000 e 100.000 abitanti: 31.990 €;
- nei comuni sopra 100.000 abitanti: 39.825 €.
In caso l’attività sia collocata a più di 600 metri di distanza dalle tre rivendite più vicine non saranno applicati i parametri di distanza e produttività.
Aprire una tabaccheria: il requisito della licenza
Sia che si voglia rilevare una tabaccheria o acquistarne una nuova, sarà necessaria la licenza per tabacchi. Questo requisito è dovuto al fatto che le tabaccherie sono attività regolamentate e che non possono essere avviate in completa libertà perché vendono prodotti che rientrano nel Monopolio di Stato. Di conseguenza, per l’avviamento sarà necessario ottenere un’autorizzazione speciale: la licenza.
In caso si decida di acquistare la licenza, bisogna prima capire perché l’attività viene messa in vendita e qual è il fatturato della tabaccheria. Questa analisi è necessaria, in quanto, acquistare l’attività richiede un investimento notevole rispetto all’apertura di una tabaccheria nuova.
L’iter da seguire per poter avviare questo tipo di attività è molto articolato e deve rispettare diversi passaggi fondamentali, che sono:
- il titolare deve osservare pienamente i requisiti morali e legali previsti per tutti coloro che vogliono avviare un’attività in Italia, nel caso di una tabaccheria significa:
- essere maggiorenne;
- avere cittadinanza europea;
- non essere inabilitato o interdetto;
- non essere nel registro dei falliti;
- non aver riportato condanne;
- non aver rinunciato alla gestione di magazzini nei cinque anni precedenti;
- non avere procedimenti, in sede amministrativa, per contrabbando di generi di monopolio;
- non essere stato rimosso da gestore, coadiutore o commesso di un’altra attività con monopoli di Stato;
- non avere carichi pendenti verso l’amministrazione finanziaria.
- Apertura della partita IVA;
- predisposizione dei locali secondo le regole della legge;
- comunicazione dell’inizio dell’attività al Comune;
- iscrizione al Registro delle Imprese;
- iscrizione alla gestione commercianti INPS;
- partecipazione al corso di formazione per rivenditori di tabacchi previsto dalla legge;
- pagamento dei diritti SIAE;
- richiesta del permesso per mettere l’insegna;
- ottenere la licenza (acquisto o assegnazione).
Quanto costa una licenza tabacchi
Se si vuole evitare l’assegnazione della licenza, allora la si può acquistare. Il costo della licenza tabacchi è molto variabile a seconda del fatturato dell’attività, della zona in cui si trova e delle richieste che vengono fatte.
Generalmente per ottenere la licenza tabacchi ci vuole un investimento minimo di 50.000 €, ma alcune licenze possono arrivare anche alla cifra di 100.000 €.
Come ottenere delle licenze per tabacchi
Per l’apertura di un nuovo tabacchino, è fondamentale che il titolare rispetti i requisiti della licenza per tabacchi. Inoltre, per richiedere la licenza tabacchi, egli dovrà rispettare il seguente iter burocratico:
- Presentazione modulo all’ufficio dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli del proprio territorio (in qualsiasi momento dell’anno);
- ogni 6 mesi l’Agenzia crea un piano provvisorio delle nuove aperture, che verrà pubblicato sul sito;
- dopo la pubblicazione si hanno 20 giorni per poter fare annotazioni o osservazioni;
- dopo questa fase l’Ufficio Territoriale formulerà un piano definitivo delle aperture che verrà pubblicato sempre sul sito.
Assegnazione delle licenze per tabacchi
Per l’assegnazione delle licenze per tabacchi si hanno due modalità distinte:
- Nei comuni più piccoli, fino a 30.000 abitanti, si procede ad assegnazione della licenza per concorso riservato, dando priorità a:
- profughi già assegnatari di licenza equivalente nei territori d’origine;
- invalidi e vedove di guerra ed equiparati;
- altri profughi riconosciuti, militari decorati, mutilati o invalidi per causa di lavoro almeno al 40%, vedove di morti sul lavoro.
In caso di parità di titoli, la preferenza va a chi possiede un carico familiare maggiore oppure, in caso di ulteriore parità, chi ha proposto il locale ritenuto più adatto.
- Nei comuni più grandi, maggiori di 30.000 abitanti, e nei Capoluoghi di Provincia, per ottenere la licenza si procede con un’asta pubblica in cui può partecipare chiunque abbia a disposizione un locale adatto nella zona individuata. In caso non si abbia un esito positivo allora l’Agenzia territoriale potrà procedere con una trattativa privata, assegnando la licenza al miglior offerente.
Questo procedimento non garantisce l’assegnazione ed i tempi possono risultare molto prolungati. Per questo molti preferiscono acquistare direttamente l’attività.
Quanto costa aprire una tabaccheria
Come abbiamo visto precedentemente, i costi per aprire una tabaccheria possono variare di molto in base alla zona e alla clientela. Sia che si apra un tabacchino da zero o che si acquisti un’attività già avviata, si hanno vantaggi e svantaggi.
In caso si decida di acquistare un tabacchino già avviato, si avranno meno problemi per quanto riguarda i requisiti, la licenza e i clienti, però si dovrà tenere in conto di spendere una cifra che va dai 200.000 € fino a 300.000 €, con la possibilità di spendere cifre maggiori in caso di attività situate in zone molto interessanti.
Ovviamente, il costo aumenterà anche in base al giro di clienti e alla tipologia di attività: per esempio, aprire un bar tabacchi ricevitoria aumenterà il valore dell’attività e il prezzo da pagare sarà certamente più sostenuto. Detto ciò, aprire una tabaccheria rimane sempre una buona scelta e puoi constatarlo tu stesso leggendo l’articolo su quanto guadagna un tabaccaio.
Quanto costa aprire un tabacchino da zero?
Come abbiamo visto in precedenza, per aprire un tabacchino da zero si deve ipotizzare un investimento minimo di 50.000 € che tenga conto anche della cifra per il locale, però a questa cifra andrà aggiunto il costo per la licenza che potrebbe arrivare anche fino a 100.000 €, con un esborso totale iniziale che potrebbe raggiungere anche i 150.000 €.
Aprire un tabacchino in franchising
Vi è, infine, la possibilità di aprire una tabaccheria oppure anche un bar tabacchi utilizzando il franchising, affiliandosi così a qualche marchio già esistente. Scopri come funziona il franchising nel dettaglio.
In questo caso, il costo iniziale da sostenere prevede un investimento di circa 50.000 €, a cui, però, si dovranno aggiungere in futuro eventuali spese legate alla gestione legale, burocratica ed alla gestione della contabilità. In più, non si deve dimenticare di aggiungere le spese del locale.
Aprire una tabaccheria con B2scout: semplice e conveniente
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