Uno degli strumenti finanziari che negli anni è riuscito a catturare l’interesse di tantissimi investitori sono le CDO, acronimo di Collateralized Debt Obligations.
In questo articolo vedremo meglio cosa significa CDO in finanza, comprendendo meglio la storia, l’evoluzione e il loro funzionamento.
Successivamente, ci soffermeremo sui rischi e i benefici ad esse associate cercando di capire quando un investitore dovrebbe puntare su questi prestiti obbligazionari e quando invece dovrebbe lasciare perdere.
Indice dei contenuti
Storia delle CDO e il loro ruolo nella crisi subprime
Le Collateralized Debt Obligations (CDO) possono sembrare un concetto moderno, ma in realtà esse nacquero negli anni ’80 come un modo per gli istituti finanziari di gestire e distribuire il rischio di credito.
Le CDO divennero particolarmente popolari tra gli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, quando l’economia era in crescita e l’appetito per investimenti alternativi era alto. Tuttavia, la popolarità delle CDO durò poco perché nel 2008 questo strumento finanziario si trovò al centro di un’attenzione indesiderata, giocando un ruolo significativo nel causare il crollo finanziario.
Il problema era duplice: da un lato, molte CDO includevano prestiti immobiliari ad alto rischio, noti come subprime mortgages, che iniziarono a fallire a un ritmo allarmante; dall’altro, la complessità delle CDO e la difficoltà di valutarne il rischio reale fecero sì che molti investitori fossero ciechi di fronte ai pericoli imminenti.
La crisi evidenziò la mancanza di trasparenza e comprensione degli strumenti finanziari complessi come le CDO e quando il mercato immobiliare crollò (e con esso il valore dei prestiti all’interno delle CDO) gli investitori e le banche si trovarono con enormi perdite, innescando una reazione a catena che si diffuse in tutto il sistema finanziario globale.
Nonostante il ruolo giocato nelle crisi finanziarie, le CDO non sono scomparse, ma al contrario si si sono evolute, con maggiore attenzione alla gestione del rischio e alla trasparenza.
Come funziona la collateralized debt obligation
La sigla CDO, che sta per Collateralized Debt Obligation si riferisce a prestiti obbligazionari creati attraverso una cartolarizzazione, ovvero tramite l’impacchettamento di una serie di obbligazioni o di strumenti derivati.
Ma come funzionano? In pratica, l’emittente non emette obbligazioni per finanziare progetti d’investimento, ma acquista varie tranche di obbligazioni e trasforma il pacchetto in un CDO. Una volta ottenuto il CDO, esso viene inserito in una società di progetto (la società veicolo) cui spetta il compito di ripartire tra diverse tranches il reddito proveniente dalle obbligazioni ABS.
Questo tipo di investimento è stato al centro di molte critiche, specialmente dopo la crisi finanziaria del 2008, quando le difficoltà nel valutare correttamente il valore di queste obbligazioni hanno contribuito a generare una perdita di fiducia nei loro confronti.
Valutare i CDO
La complessità e la diversità dei debiti che compongono un CDO lo rendono un oggetto non semplice da analizzare, soprattutto per chi non è esperto di finanza. Tuttavia, possiamo provare a eseguire una valutazione di questo strumento facendo attenzione a specifici elementi:.
- Qualità del portafoglio sottostante: per valutare un CDO, il primo passo è esaminare la qualità e il tipo di debiti inclusi. Se il portafoglio sottostante è composto principalmente da debiti ad alto rischio, anche il CDO sarà rischioso.
- Tipi di modelli matematico/statistici: è fondamentale comprendere i modelli matematici e statistici usati per strutturare il CDO. Questi modelli aiutano a prevedere come i diversi tipi di debito interagiranno tra loro in vari scenari economici. Tuttavia, la precisione di queste previsioni può variare e una comprensione superficiale dei modelli può rendere il CDO una vera e propria “scatola nera” per l’investitore.
- Fiducia nell’istituto emittente: poiché i CDO possono essere complessi, valutarli richiede una certa dose di fiducia nell’istituto finanziario che li organizza. Verificare la reputazione e l’esperienza dell’emittente può offrire ulteriori indizi sulla bontà dell’investimento.
- Analisi preliminare: Prima di impegnarsi in un investimento in CDO, è bene esaminare gli storici dei rendimenti, valutare le opinioni di analisti finanziari esperti e, se possibile, consultare casi studio su investimenti simili per capire come hanno reagito in condizioni di mercato differenti.
- Valutazione dei rischi: Infine, è cruciale essere consapevoli che, nonostante tutti gli sforzi di valutazione, investire in CDO comporta dei rischi finanziari che non tutti gli investitori sono capaci di gestire.
Rischi associati agi CDO: cosa sapere
Cerchiamo ora di capire meglio quali sono i principali rischi a cui si incorre investendo nei CDO.
Rischio di credito
Il rischio di credito emerge quando la qualità del credito degli asset inclusi nel CDO si deteriora. Immagina un CDO come una cesta piena di frutti (obbligazioni, prestiti, ecc.); se alcuni di questi frutti iniziano a marcire (default dei pagamenti), il valore dell’intera cesta (CDO) potrebbe diminuire, portando a possibili perdite per gli investitori. Questo scenario è particolarmente preoccupante quando il CDO include debiti ad alto rischio, come i mutui subprime.
Rischio di liquidità
La liquidità in finanza si riferisce alla facilità con cui un investimento può essere convertito in contanti senza perdere valore. I CDO possono essere considerati beni “congelati” che non si trasformano facilmente in contanti, specialmente se non esiste un mercato attivo. Questo significa che, in caso di necessità di vendita urgente, un investitore potrebbe dover accettare un prezzo molto inferiore al valore nominale del CDO.
Rischio di mercato
I CDO sono influenzati dalle fluttuazioni del mercato, come i cambiamenti nei tassi di interesse o nei cicli economici. Un aumento dei tassi di interesse, dunque,potrebbe ridurre il valore delle obbligazioni nel CDO, diminuendone il valore complessivo. Analogamente, una recessione economica può peggiorare la qualità del credito delle attività sottostanti, aumentando il rischio di perdite.
Vantaggi degli investimenti in CDO
Nonostante la loro complessità e i rischi associati, gli investimenti in Collateralized Debt Obligations (CDO) offrono anche diversi vantaggi significativi. Vediamoli nel dettaglio.
Opportunità di personalizzazione
I CDO offrono una notevole flessibilità, permettendo di personalizzare l’investimento in base alle esigenze specifiche. Se un investitore desidera concentrarsi su un settore come la tecnologia o l’assistenza sanitaria, il CDO può essere strutturato per includere attività relative a quel settore.
Potenziale per rendimenti più elevati
Il principale punto a favore dei CDO risiede nella capacità di offrire rendimenti superiori rispetto ad altri investimenti a reddito fisso. Attraverso un pool diversificato di attività, i CDO mirano a generare un flusso di reddito e un apprezzamento del capitale. Se le attività sottostanti performano bene, il valore del CDO può crescere, permettendo guadagni significativi.
Conclusioni
Non c’è dubbio che le Collateralized Debt Obligations siano uno strumento finanziario complesso, spesso considerato con circospezione dagli investitori a causa dei rischi associati.
Tuttavia, è importante riconoscere che, nonostante la loro storia turbolenta e il ruolo nelle crisi finanziarie passate, le CDO continuano ad essere una tipologia di investimento alternativo in grado di offrire opportunità interessanti per gli investitori.
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