In Italia, le aziende che lungo il corso della loro esistenza si trovano ad affrontare periodi difficili sono davvero numerose. Tra i numerosi ostacoli che le attività devono affrontare, la crisi d’impresa costituisce quello più difficile da superare.
Per questo lo Stato ha elaborato uno strumento atto ad aiutare tutte le aziende che si trovano in una situazione del genere: si tratta della misura di ristrutturazione del debito aziendale. Vediamo nel dettaglio in che cosa consiste.
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Ristrutturazione debito aziendale: che cos’è
La ristrutturazione del debito aziendale è uno strumento pensato per risanare le aziende che si trovano in una situazione di crisi. Tale misura è regolamentata dall’art. 182 bis della legge fallimentare e dalla legge 67 sulla ristrutturazione del debito e ha come obiettivo primario quello di aiutare le imprese a ridurre i debiti e fare in modo che queste riescano a risollevarsi.
Per procedere con la ristrutturazione dei debiti aziendali, l’impresa deve stipulare un accordo con dei creditori e presentare a questi ultimi un piano finalizzato a ridurre la pressione dei debiti e permettere all’impresa di risollevarsi dalla crisi.
Tale piano dovrà essere corredato da una relazione messa a punto da un dottore commercialista abilitato. Tale figura non solo ha il compito di attestare la veridicità dei dati economici dell’azienda, ma costituisce anche l’elemento che consente la realizzabilità dell’accordo stesso, il quale, una volta stipulato, andrà iscritto nel registro delle imprese.
Affinché il piano presentato dal proprietario dell’azienda in crisi possa essere messo in atto, è necessario che anche i creditori vi aderiscano (raggiungendo almeno il 60% della copertura totale dell’esposizione debitoria). Per i creditori che non aderiscono (purché in misura non superiore al 40%) rimane valido il diritto al rimborso totale dei crediti vantati.
Debiti che rientrano nella ristrutturazione del debito d’impresa
Tra i debiti che possono essere oggetto dell’accordo di ristrutturazione vi sono:
- i debiti finanziari (verso le banche o altri istituti finanziari)
- i debiti commerciali (verso i fornitori)
- i debiti tributari e previdenziali (rientrano i debiti verso Equitalia e INPS)
Estinzione del debito aziendale: come avviene
Per estinguere i debiti della propria impresa, l’imprenditore può presentare ai creditori una serie di proposte su come procedere. Tra queste, abbiamo:
- Trasferimento al creditore di uno o più attività: scegliendo questa strada, il debitore dovrà procedere allo storno del valore contabile del debito estinto e del valore netto contabile dell’attività che è stata ceduta.
- Dilazione dei pagamenti dovuti: questa soluzione è la più appropriata nel caso in cui si abbiano accumulato debiti nei confronti dell’INPS e del Fisco
- Conversione del debito in capitale e trasferimento di quest’ultimo al creditore: di quote o azioni della società: in tal caso dovrà essere effettuato il corrispondente aumento di capitale pari al valore contabile del debito (senza rilevazione di utili o perdite da ristrutturazione).
- Emissione di un prestito obbligazionario che impiega il creditore a sottoscrivere quote o azioni dell’azienda corrispondenti al valore contabile del debito.
Ristrutturazione del debito d’impresa: vantaggi e svantaggi
Ci sono diversi vantaggi nell’optare per la misura della ristrutturazione del debito aziendale. Tra questi:
- È possibile far interrompere i pignoramenti chiedendo al tribunale un data limite per trovare l’accordo con i creditori e preparare i documenti necessari (nei casi in cui vi sia già un preaccordo o una proposta di accordo)
- Permette all’imprenditore in crisi di recuperare e amministrare l’impresa senza che ne venga spossessato (cosa che invece accade con il fallimento)
- Può prevedere l’esenzione dall’applicazione delle norme societarie sulla riduzione di capitale per perdite e di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale
- Permette di chiedere il saldo dei crediti anteriori per prestazioni di beni e servizi
- Permette di accordarsi sulla chiusura di determinate transazioni (fiscali e previdenziali)
- Permette di ottenere dei finanziamenti per evitare la crisi dell’azienda.
Per quanto riguarda gli svantaggi, essi concernono i crediti che non rientrano nella ristrutturazione del debito che devono quindi essere pagati per intero. Il pagamento di questi crediti deve essere fatto entro tempi prestabiliti. Nello specifico:
- se nella data in cui viene stipulato l’accordo di ristrutturazione i crediti lasciati fuori dall’accordo sono scaduti, allora il creditore non può richiederne il pagamento prima di 120 giorni.
- se nella data in cui viene stipulato l’accordo di ristrutturazione i crediti lasciati fuori non sono scaduti, il termine per il loro pagamento rimane sempre di 120 giorni ma il conteggio di questi ultimi parte dal giorno della scadenza dei crediti.
Procedura per la ristrutturazione dei debiti aziendali
Le imprese che possono usufruire dell’accordo per la ristrutturazione dei debiti aziendali sono sia aziende commerciali che imprese agricole. La condizione affinché tali realtà possano accedere alla misura di risanamento aziendale è quella di trovarsi in uno stato di crisi.
Accertata quindi l’insolvenza o l’impossibilità di pagare normalmente i propri creditori è possibile fare richiesta per l’accordo di ristrutturazione del debito d’impresa. Tale richiesta si compone di 4 fasi:
- il debitore presenta la richiesta in tribunale. La domanda può avvenire in 2 modi:
– accordo ordinario: il debitore deposita la domanda di omologazione dell’accordo approvata della maggioranza dei creditori
– preaccordo: si tratta di una proposta di accordo che richiede il tempo necessario per essere formalizzata. Utilizzando questo metodo, il debitore chiede al tribunale che gli venga fornita una data limite in cui presentare l’accordo con il duplice vantaggio che da un lato viene fatto intendere che tra debitore e creditori esistono già delle trattative, dall’altro l’imprenditore ha la possibilità di sospendere le esecuzioni forzate (come i pignoramenti) - Deposito dell’accordo e iscrizione del medesimo
- Udienza per l’omologazione in tribunale
- Esecuzione dell’accordo
Alternativa alla ristrutturazione del debito aziendale
Se sei convinto che per la tua azienda non si riesca a stipulare un accordo per la ristrutturazione del debito aziendale, allora la soluzione migliore è procedere alla vendita dell’attività.
Vendere un’azienda in crisi non è certo un’operazione facile. Tuttavia, questa rimane l’unica strada perseguibile una volta che si è stabilito che non vi è più nulla da fare per risollevarsi dai debiti accumulati.
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