Vendere e comprare aziende online

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In un mercato sempre più digitale, vendere e comprare aziende online senza intermediari è possibile grazie a piattaforme dedicate create esclusivamente per questa finalità. B2Scout è una di loro e grazie a questo innovativo portale, si può vendere la propria attività e trovare acquirenti disposti a prenderla in carico avviando delle trattative direttamente online.
La stessa cosa vale per coloro che sono in cerca di un’opportunità di business!

Vendere e comprare aziende online: come fare? Grazie al marketplace B2Scout , è possibile consultare migliaia di annunci di attività in vendita online e metterli a confronto sulla base delle necessità specifiche (come l’asset finanziario) per cui si è interessati.
Anche per le attività di franchising la scelta è molto vasta ed è possibile mettersi in contatto privatamente con le aziende.
Dietro tutto questo, equipe di professionisti si impegnano per garantire un’organizzazione dinamica ed efficiente di tali piattaforme, utilizzando metodi di ricerca avanzati selezionati per settore merceologico, zona geografica e budget di investimento.


Che genere di imprese posso trovare online?


Online è possibile trovare diversi tipi di imprese per cui è necessario fare alcune precisazioni:
Fanno parte della categoria delle microimprese sia le piccole che le medie imprese. Le micro imprese sono piccole attività che impiegano meno di dieci persone e il cui fatturato annuo o totale attivo, non supera i 2 milioni di euro. Le piccole imprese hanno invece meno di cinquanta occupati ed il fatturato annuo o totale attivo, non è superiore ai 10 milioni di euro. La media impresa si ha quando il numero dei dipendenti è inferiore ai 250 e il fatturato annuo o totale attivo, non supera i 50 milioni di euro.


E’ importante comprendere la differenza tra micro, piccola e media impresa e le sfide che ognuna di queste deve affrontare per capire meglio che tipo di attività si voglia gestire. La grande impresa è invece quella che impiega più di 250 persone, con un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro ed il bilancio superiore ai 43 milioni di euro.

Sia le micro imprese che le macro imprese fanno a loro volta parte dei settori primari, secondari e terziari.
Le attività e le aziende in vendita sui marketplace online possono dunque appartenere a tutti e tre i settori (parliamo ad esempio di professioni agricole, gestioni di aziende e industrie di produzione che trasformano le materie prime e i prodotti in merci, fino ad arrivare al settore destinato ai servizi e al turismo).

Settori in crescita

La filiera agroalimentare è uno dei settori in grande crescita, che vede un ottimo andamento dell’export, soprattutto per quanto riguarda il vino (non escludendo però l’ortofrutta, i formaggi, la pasta e l’olio di oliva).
In termini di produzione, l’industria meccanica in Italia risulta molto apprezzata anche all’estero, essendo un settore che ha visto un aumento dei ricavi sull’export ed è destinato a risalire.
Per quanto riguarda il turismo, l’Italia è il quarto paese più visitato al mondo e comprende di conseguenza molti esercizi alberghieri ed extra alberghieri. Il 2019 è stato l’anno record del turismo in Italia, con una crescita del 2.6% dall’anno precedente. Il settore è destinato a riprendersi con grande forza e raggiungere nuovi record post periodo covid.

Le attività in Franchising

Chiunque intenda aprire un’attività in franchising, deve sapere che ci sono alcuni settori che garantiscono maggiori possibilità di successo, per esempio quelli di lusso. Nonostante la crisi economica, alcuni settori identificati in Target più “ricchi” mantengono infatti un forte potere di acquisto.
Inoltre, nell’ultimo periodo si è vista una maggiore attenzione ai prodotti biologici o a Km zero, per non parlare dei numerosi acquisti di gadget tecnologici come tablet o smartphone dei brand più attivi (ad esempio Apple), in cima alla lista dei desideri.

Investimenti Esteri in Italia

L’interesse verso l’Italia da parte dei paesi stranieri è nettamente cambiato negli ultimi anni, in quanto gli investimenti esteri sono arrivati da ben 39 paesi diversi e tra i maggiori acquirenti figurano Stati Uniti, Regno Unito e Francia.


Il valore medio delle acquisizioni è stato di 266 milioni. Le le aziende più richieste dagli investitori stranieri sono quelle che hanno a che fare con il made in Italy (le piccole e medie imprese italiane risultano tra le più innovative d’Europa).
Gli investitori esteri in Italia si interfacciano con manodopera qualificata e un patrimonio di conoscenze intellettuali e specialistiche in moltissimi campi. I settori più interessati sono stati il food & beverage, le macchine industriali, l’healthcare, l’industria automobilistica, moda e design.


Gli investitori stranieri hanno bisogno di adeguati “strumenti” per trovare i giusti investimenti in Italia.
Il livello di qualità richiesto ed atteso è molto alto ed è proprio grazie all’eccellenza delle nostre imprese che gli investitori sono interessati ad investire nel nostro paese.

L’utilizzo del marketplace dedicato a questa finalità accellera e rende più efficiente il processo di investimento. L’interesse degli investitori nel mercato attuale non è dunque ristretto esclusivamente alle grandi imprese, ma viene esteso anche alle piccole e medie imprese eccellenti.

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